Storia del Paese

Il territorio di Luras, come testimoniato dall’elevato numero di reperti ritrovati, fu abitato quasi certamente a partire già dall’età preistorica.

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Descrizione

Alcune ipotesi fanno risalire la sua origine al periodo etrusco, altre invece attribuiscono la fondazione del paese a una colonia di ebrei deportati in Sardegna dall’imperatore Tiberio. Quest’ultima tesi è per certi versi avvalorata da tradizioni proprie degli abitanti del paese, dalla cultura gastronomica che lo contraddistingue e dall’intraprendenza commerciale ben nota tra gli abitanti del posto, soprattutto nel passato.
Il nome del paese compare nei documenti ufficiali solo a partire dal 1300 nella Carta Pisana, che nell’elencare le ville del giudicato assegnava Luras alla curatoria di Gemini Josso, insieme a Villa Nughes, Villa Campo de Vinyes e Calanyanus.
Nel XVI secolo le pestilenze e le carestie che colpirono tutta la zona indussero gli abitanti delle vicine ville, “Silonis”, di cui restano alcune rovine non facilmente accessibili e un'inconsueta concentrazione di piccole chiese, “Canain”, “Carana”, “Agiana”, “Iscopedu” e “Arsachene”, a rifugiarsi e trasferirsi nell’attuale borgo.
A partire dal 1600 si inizia a documentare una certa ripresa demografica che portò il paese a registrare, nel 1837, 1546 abitanti.
Nel XVIII secolo Luras fu incorporata nel marchesato di Gallura, sotto la signoria dei Fadriguez Fernandez, ai quali rimase fino al 1839, quando fu loro riscattato con l'abolizione del sistema feudale.
Fu nell'800, sotto il dominio sabaudo, che il paese raggiunse un certo benessere, derivato anche dal fatto che alle tradizionali attività agricole si aggiunsero quelle commerciali basate sulla vendita in tutta l'isola, e non solo, dei manufatti locali quali berrittas (antichi copricapi maschili), lana, pelli, sughero e ferro, vini, acquavite, formaggi e granaglie. Un successo frutto dell’intraprendenza e dello spiccato spirito per gli affari di cui storicamente sono dotati gli abitanti di Luras.
I segni di questo periodo di maggior benessere economico sono facilmente riscontrabili anche nella realizzazione di opere, sia di interesse e carattere pubblico, come strade e fontane, sia nella realizzazione di opere private, quale la costruzione di palazzi e abitazioni signorili che ancora oggi si conservano e risplendono in tutta la loro bellezza.
Anche nel presente o nel recente passato possiamo dire che çuras ha conservato un certo benessere economico legato all’occupazione, oltre che nel settore terziario, al campo dell’edilizia. Molte sono state le imprese cresciute e che hanno fatto fortuna grazie anche allo sviluppo, ben compreso, della Costa Smeralda. Nonostante questo agricoltura e allevamento sono tuttora praticate, anche come seconda attività, da un buon numero di abitanti, e negli ultimi anni una valenza sempre più importante ha assunto la viticoltura che ha visto lo sviluppo di molte cantine locali che hanno conseguito anche importanti riconoscimenti in campo nazionale e internazionale.

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Pagina aggiornata il 07/12/2023